lunedì 24 gennaio 2011

ancora

e così siamo ancora qui. 
ancora ammalati, ancora preoccupati, ancora di corsa
ancora gli esami da fare
ancora l'università da finire
ancora la cena da preparar
ancora la lavatrice da svuotare
ancora la vita da vivere
ancora il pediatra da aspettare
ancora nessun commento al mio blog.
ancora la voce di una pazza che risuona senza eco nel web.
forse dovrei lasciar perdere
ancora una volta

martedì 11 gennaio 2011

La Valle della Nebbia

La famiglia Babusso per non farsi mancare niente ha avuto dal 6 al 9 gennaio una ricaduta nell'influenza in grande stile.
Ieri ha ricominciato la routine del corri-corri vesti-vesti baci-baci ci vediamo a sera.
La famiglia Babusso per di più vive in 65 metri quadrati squisitamente elastici che durante le malattie sembrano restringersi fino a somigliare a una prigione.
La famiglia Babusso vive nella Valle della Nebbia, attorniata dalla Palude dell'Umidità in cui le condizioni atmosferiche minerebbero l'umore roseo di Polyanna... da fine ottobre in quà o piove o c'è nebbia e le belle giornate si contano sulle dita di una mano.
sta mattina il Babusso guardando fuori ha riassuno la desolante situazione con queste parole:
"Mamma, ma non c'è più il tole?"...
e io che stavo correndo-vestendo non ho saputo cosa rispondergli mi sono solo sentita.. sconsolata.

martedì 4 gennaio 2011

....vien di notte, con le scarpe tutte rotte...

Oggi sono andata a fare acquisti per la Befana.
A me sta vecchierella a cavallo di una scopa mi ha sempre fatto una simpatia pazzesca.
Sarà che è bruttina, sarà che fa tutto da sola, sarà che viene un po' bistrattata sempre da tutti... ma la Befana mi piace proprio.
Dalle mie parti prima dell'avvento del Ciccione vestito di Rosso era proprio lei a portare i doni sotto le feste.
I nonni raccontano di mandarini e frutta secca nelle calze appese ai caminetti.
Ora è il tripudio del cioccolatino (meglio se di una nota marca che negli ultimi anni si è un po' appropriata dell'evento), della caramella, del lecca lecca, delle schifezze più inenarrabili, insomma. Ho visto nei supermercati delle cose abnormi che vengono vendute come calza della Befana....
per il Babusso ho posto il limite ad UNA sola calza. Sono dell'opinione che regalare vagonate di dolci a un bimbo sotto i 3 anni sia crudeltà... glieli fai vedere ma poi non li può mangiare tutti insieme come vorrebbe e quindi il capriccio è inevitabile.
Noi e i nonnacci, dato che la sola calza è stata fatta da zia T., abbiamo preso qualche giochino.
Io libretti e pasta da modellare. La nonnaccia una caffettiera giocattolo e i colori.
Anche per questo mi piace la Befana, è una da regalini semplici, da cose costruttive, non è esagerata come Babbo Natale.. dolci, colori, libri...tutto qui..
una nonnina un po' in bolletta (come tutti finite le feste) che si arrangia con quello che può...
anche un mandarino è un bel regalo se fatto con il cuore.

lunedì 3 gennaio 2011

Natura o educazione?

Quando ero incinta del Babusso io volevo una Babussa.
Brutto da dire? Forse, ma è la sacrosanta verità. Desideravo una figlia femmina. La volevo proprio.
Poi che sia arrivato il piccolo Lord tanto meglio, è stata una sorpresa nella sorpresa della gravidanza, mi ha spostato il punto di vista, cambiato la messa a fuoco.. trasoformata nella madre di un figlio maschio...
Tra l'altro non è che nei primi anni di vita si noti tanto la differenza.
I bambini piccoli son tutti uguali quando si tratta di cacca-pappa-nanna e molto più fa il temperamento del genere.. l'unica differenza al limite della discriminazione sta nell'abbigliamento... entri nei negozi  e trovi: fiumi di vestitini, maglioncini, leggins, deliziose gonnelline, fantasiosi collant, adorabili golfini... e poi il reparto maschietti.
Comunque me ne ero fatta una ragione.
"Il Signore mi ha mandato un maschio per farmi risparmiare" ho pensato più di una volta.
In questi giorni a casa con il Babusso ammalato ho passato ore ed ore a giocare con lui... con i dinosauri e con le macchinine... più precisamente a fare la lotta e gli scontri.
Scontri e lotte, lotte e scontri... in cui vince sempre l'amatissimo t-rex... (il tiresss mamma è più fotte)
na goduria insomma. Ho provato a introdurre qualche attività alternativa, tipo facciamo i biscotti... o coloriamo.. o attacchiamo le figurine.
Tutte seguite con entusiasmo, salvo poi tornare sempre lì a scontri e lotte...
Me ne lamentavo giusto ieri sera con il Papà... "sempre scontri e lotte che noia" e Lui con una risatina che non mi è piaciuta per niente ha argomentato "Beh.. è un maschio".

Sono rimasta.. beh ... stupita... "e che non lo sapevi che era un maschio?" mi sono detta....
Il fatto è che il Babusso è un bimbo cresciuto a Didò e Libretti.. Possiede più libri lui di una biblioteca per ragazzi media, cresciuto a Pimpa e pittura per le dita, cresciuto dal nonnaccio che fa parlare la zuccheriera e la bottiglia del vino, dalla zia matta che lo fa giocare con la farina e ballare al ritmo di musica classica, cresciuto dalla nonnaccia che gli fa fare le polpette insieme a lei, e che gli ha regalato un set completo di pentoline e alimenti per giocare a fare la pappa..
Cresciuto da Me...accidenti.... che lo porto in Biblioteca dei Ragazzi una volta al mese da quando aveva 2 anni (penso sia il più giovane possessore di una tessera), che gli faccio attaccare gli adesivi storti e non lo correggo per non soffocarne la creatività , che gli compro gli strumenti musicali più chiassosi pur detestandone il rumore per fargli venire il senso del ritmo, che lo porto al Parco a correre ogni qual volta c'è il sole...
e vogliamo parlare della quantità di costruzioni, lego e puzzle di legno che ci sono in casa nostra??
eppure.. eccoci quà: Lotta e Scontri.
Il mio incubo peggiore nell'idea di figlio maschio. 
O la genetica non ha scampo, o il Padre gli da ripetizioni  mentre io dormo...
fatto sta che riemerge prepotente in me il desiderio ANCHE (che il Babusso non lo cambierei con nessuno al mondo) di una figlia femmina....

domenica 2 gennaio 2011

Già lo odio

L'anno intendo. E' appena arrivato e già potrebbe levare i tacchi per quanto mi riguarda.. perchè se il buon giorno si vede la mattina stiamo freschi.
Il Babusso è guarito. E questa è la buona notizia.
In compenso si sono ammalati in simultanea il nonnaccio, e la zia matta. Quest'ultima con febbre alta. Così da interrompere tutti i contatti che non siano telefonici tra le due famiglie.
E io stessa sono piena di raffreddore. Assalita dai virus ieri pomeriggio che mi hanno distrutto in poche ore.
Ora sfoggio un naso a patata color rubino e le mie labbra fanno invidia a quelle della Parietti.
E per non farmi mancare nulla mi sono anche ustionata il braccio destro cuocendo le piadine ieri sera.
Chi si ustiona il primo dell'anno....
Ve beh non fatemici pensare.
Il Marito reduce dalla Messa di Ringraziamento, la sera del 31 mi aveva assicurato che era il nostro anno.
Lo diceva l'oroscopo che aveva letto in bar prima di entrare a Messa.
L'anno del Sagittario. E dei Gemelli. Si vede che abbiamo l'ascendente che rema contro.

venerdì 31 dicembre 2010

Anno raffreddato

Questo 2010 finisce un po' come era iniziato.
Con il Babusso ammalato.
Su 3 capodanni della sua vita questo è il secondo con la febbre e il naso colante.
Non mi sembra eccessivamente di buon auspicio per i suoi veglioni futuri, ma va beh...
In fondo io e il Papi non è che siamo gente da bagordi. Quindi  saremo comunque stati in casa.
Solo che dispiace vedere questo esserino con la faccia da gufetto raffreddato lottare con tutta la sua vivacità e il suo vigore per continuare a giocare, ridere e correre per poi lasciarsi vincere dalla stanchezza e crollare in un improbabile sonnellino di fine mattino.
Come adesso. Lo sto vegliando mentre disteso sul lettone coperto da un plaid blu e pallido come solo i bambini ammalati sanno essere, russa a decibel inquietanti per una creaturina così piccola. Sta notte probabilmente il primo minuto dell'anno nuovo ci sorprenderà abbracciati nel lettone, io e il nano a cercare di sconfiggere il virus malefico.
Come l'anno scorso.
In più l'anno scorso ci fu l'effetto sorpresa: avevo preparato tutto con cura.. il programma era aperitivo lungo, cena del Babusso, nanna del Babusso e h 21.30 inizio cena nostra con tanto di candele sul tavolo.
Ho fatto in tempo a mangiare il primo. Dopodichè il guastafeste ha cominciato a svegliarsi a intervalli regolari di 10 minuti. Al terzo risveglio mi sono accorta che scottava, tachipirina e mi sono infilata nel lettone accanto a lui, con ancora addosso il completino sexy, sotto il pigiama.
Non ho nemmeno sentito i botti. 
Il primo dell'anno lo abbiamo passato a casa, abbiamo fatto i turni per andare a Messa, accolto qualche nonno pietoso venuto a farci gli auguri. E stop.
Quest'anno non tolgo nemmeno il completino sexy dal cassetto, affronto la cena in tuta di pile e mi rassegno a una notte insonne.. ma per i calci nelle costole...
Arrivederci quindi 2010... e porta con te tutti i virus. Grazie.

mercoledì 29 dicembre 2010

Magico Natale

Il Natale a casa nostra inizia alle 20.00 di sera della vigilia. Tavola addobbata a festa, complici le candele ikea, pesce nel piatto (branzino, fresco.. donato da un amico alle ore 14.. così il pomeriggio della vigilia è stato trascorso tagliando testa e coda e togliendo interiora a un pesce.. natalizio no??), pistacchi nascosti per i bagordi serali degli adulti... suona il campanello.
Ed è lui. Himself. In carne, barba ed ossa.
Babbo Natale.

Il Babusso che è bimbo di straordinarie doti d'adattamento è rimasto stupito per i successivi... 4 secondi.
Dopo di che con logica immutabile ha accolto Babbo Natale come un ospite qualsiasi.. Un simpatico gentile, vecchietto venuto per ricoprirlo di regali.. Del resto.. che c'è di strano?
Ha esordito con un "dove tono i gali?"(dove sarebbero i miei doni?) e concluso ovviamente con un educato
"Gazie Babbo Natale".
Niente occhi sbarrati, niente pianti.. niente paura ma nemmeno molto stupore. Io e il Marito ci siamo guardati perplessi.. questo bambino è sempre sopra le nostre righe...
Il resto della serata è stato dedicato all'esplorazione dei nuovi giocattoli, con tanto di risate, ma anche di liti perchè l'età media di tutti i partecipanti era stabile a 2 anni.
Riuscire ad infilare il Babusso nel suo letto è stata un'impresa a dir poco titantica... ma alle 22 ronfava già circondato dai suoi nuovi e già amatissimi giocattoli.
Io e il papi ci siamo scorfanati i pistacchi.

La mattina dopo, ridiventati degli adulti abbiamo trascinato il nostro recalcitante figliolo alla Messa di Natale. E non ci voleva venire, ve lo posso giurare.. lui voleva stare a casa con i giochi. Il compromesso è stato portarsi dietro uno sgargiante trenino elettrico con il quale ha sabotato in ogni modo la sacra funzione, guardato a vista dalle vecchiette che sfoggiavano un'aria di disapprovazione così intensa che mi stavano per fer evaporare del tutto lo spirto natalizio.
A seguire pranzo di Natale dai nonnacci (termine oltremodo irrispettoso con il quale il Babusso indica i nonni matern, che ringraziando il Signore sono persone piene di senso dell'umorismo).
Un pranzo tranquillo di quelli dove si sta bene,senza tensioni, senza malumori.
Un attimo di vero Natale. E poi ancora l'ammucchiata dei regali per Babusso.. e l'accompagnarlo in un letto per il sacrosanto pisolo. Una vocina festante mi ha sussurrato  "quanti gali mamma" e anche lì c'era la gioia lo splendore di un Natale a due anni.. Dove non si capisce nulla ma si sente l'amore e si vedono i pacchetti. E tutto il resto può attendere... il pomeriggio è scivolato via tra le chiacchere e una visita in Casa di Riposo alla Nonna M. Il Babusso perso nei suoi giochi, i grandi nella digestione e nelle chiacchere.
Una giornata per stringersi, per fare Natale.
Una giornata coccolosa e niente di più.

Già nelle successive 24 ore lo spirito guerrier che entro ci rugge a me e al papy è uscito e abbiamo passato Santo Stefano a ringhiarci contro ogni sorta di cattiverie.
E' Natale e a Natale si può fare di più. Noi si litiga sempre di più.

Ora è ricominciata la routine studio-lavoro- nonni e il Natale quando dura solo due giorni sembra che non sia mai esistito. Rimangono i giochi, ancora le decorazioni in giro per casa che ogni tanto guardo e penso... ah già è ancora Natale.
Il prossimo anno potremo avere più ferie. lo dico tutti gli anni e non succede mai.
Comunque litigi e poco tempo a parte.. io sono contenta...